Il tumore alla prostata
Definizione
Il tumore alla prostata è il cancro più comune negli uomini dopo i 50 anni. Solitamente si evolve lentamente e diventa metastatico solo dopo diversi anni di evoluzione. L'età al momento della diagnosi assume quindi un’importanza decisiva. Con il termine tumore si intende lo sviluppo incontrollato di cellule che invadono i tessuti circostanti. Queste cellule possono anche migrare verso altri organi, assumendo il nome di metastasi.
Solitamente il tumore alla prostata ha inizio nella parte esterna della ghiandola. Per questo motivo è possibile riscontrare delle anomalie a partire dal retto. Se non opportunamente trattato, il tumore alla prostata può provocare gonfiore alle gambe a causa dell'ostruzione del flusso linfatico, dolori ossei, ma anche disturbi renali e infine la morte.
Sintomi
- Minzioni frequenti (bisogno di urinare frequentemente)
- Indebolimento del flusso urinario
- Minzione dolorosa
- Difficoltà a urinare correttamente
- Sangue nelle urine
- Disfunzione erettile
- Incontinenza
Esami
L'unico modo per ottenere una diagnosi formale è un prelievo tissutale (biopsia). La MRI (imaging a risonanza magnetica) è una fase fondamentale per individuare con maggiore precisione l'area sospetta nella prostata. Con l'aiuto delle immagini ottenute e della biopsia, saremo in grado di stabilire lo stadio del tumore, ovvero il suo grado di aggressività (punteggio di Gleason) per poter proporre una terapia appropriata.
Diagnosi e trattamenti
Esistono due categorie molto diverse di tumore alla prostata: il tumore localizzato e localmente avanzato, e il tumore metastatico, le cui cellule si sono già diffuse in altri organi. Il tumore localizzato può essere curato, così come il tumore avanzato. Ma a lungo termine tenderà sempre a sfuggire al trattamento. Oggi, grazie allo screening, la maggior parte dei tumori di nuova diagnosi sono allo stadio localizzato, e quindi curabili.
Esistono quattro diverse opzioni:
- Il monitoraggio attivo: È un trattamento adatto a tumori non troppo aggressivi (con punteggio di Gleason inferiore a 7), non palpabili e con PSA basso (inferiore a 10). Questi criteri vengono costantemente rivalutati.
- Il vantaggio: non prevede trattamenti immediati
- Lo svantaggio: il paziente dovrà convivere con un tumore non trattato, con il rischio che peggiori rapidamente.
- L’intervento chirurgico: La prostatectomia radicale è un'operazione che mira a rimuovere completamente la prostata, la sua capsula e le vescicole seminali. Richiede la riconnessione della vescica al canale urinario (anastomosi vescico-uretrale). Anche i linfonodi vengono rimossi. Le nostre cliniche propongono il metodo con robot assistito (Da Vinci), che migliora la visione del chirurgo e la precisione della procedura chirurgica.
- La radioterapia: Questo metodo è raccomandato per gli uomini di età superiore ai 70 anni, ma può essere indicato anche per gli uomini più giovani che presentano controindicazioni mediche all'intervento chirurgico. La radioterapia distrugge le cellule tumorali con le radiazioni. Può essere interna (brachiterapia o curieterapia) o esterna (radioterapia conformazionale).
- La terapia focale con ultrasuoni ad alta intensità (HIFU): Si tratta di una terapia ideale per i piccoli tumori poco aggressivi. Il Focal One è un dispositivo che concentra gli ultrasuoni sulla parte malata della prostata e ne consente la rimozione senza ricorrere alla chirurgia. Il monitoraggio del trattamento è assicurato da risonanze magnetiche e il dosaggio del PSA viene calcolato sul principio della sorveglianza attiva.
La decisione su quale terapia utilizzare dipende da diversi fattori e viene presa dopo un'attenta riflessione tra il paziente e i medici. I fattori da valutare includono lo stadio (T) e il grado del tumore (Gleason).
Lo stato generale di salute del paziente, la sua anamnesi, i metodi disponibili e l'esperienza dei medici, nonché le sensazioni personali del paziente rispetto ai diversi approcci, saranno gli elementi che consentiranno di scegliere la terapia nella maniera più serena possibile.
Presa in carico
Swiss Medical Network offre trattamenti all'avanguardia, compresa la chirurgia robotizzata con il robot Da Vinci. La prostatectomia eseguita con questo robot è diventata la tecnica chirurgica di riferimento.
Infatti, la qualità della dissezione prostatica è fondamentale e la tecnica robotica consente una visione migliore (3D) e una migliore precisione (assenza di tremori, riduzione dei movimenti e scomparsa dell'effetto leva che si può ottenere con uno strumento convenzionale introdotto nella cavità addominale).