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Rinite e faringite

« Il tuo bambino ha il naso che cola oppure è completamente intasato ed è obbligato a respirare dalla bocca. Inoltre ha un po’ di tosse (soprattutto di notte) e si lamenta di avere la gola che pizzica e che gli fa male quando deglutisce, infatti non vuole mangiare. Ha fatto anche un po’ di febbre »

Di cosa si tratta?
Si tratta di una rino-faringite o più banalmente un raffreddore con angina. È un'infezione virale che tocca le vie respiratorie alte, andando a infiammare naso e gola.

La rino faringite si presenta con dei sintomi classici che durano in totale una settimana: naso che cola (trasparente, giallo, verde…) o che si intasa completamente, 2 o 3 giorni di febbre magari accompagnati da mal di testa, mal di gola e mal d’orecchio. 

Esistono una moltitudine di germi che amano le vie respiratorie alte, soprattutto durante i mesi più freddi. Non stupitevi però se ve ne parlo in questa fine primavera, infatti quest’anno stiamo osservando le classiche patologie virali un po’ più tardi del solito. 

Vorrei iniziare con lo smontare un mito ancora molto presente un po’ ovunque: non ci si ammala di raffreddore in seguito a un colpo di freddo o a una corrente d’aria. Mi direte « Sì ma il mio bambino ha il raffreddore da dicembre a marzo poi più niente…  come lo spiega? ». È vero, ci ammaliamo tutti di più in inverno ma questo perché i virus spesso amano le basse temperature e circolano quindi più volentieri nei mesi invernali, inoltre noi siamo meno inclini a passare del tempo all’aria aperta e stiamo molto di più confinati in luoghi chiusi e magari poco arieggiati (per paura di prendere freddo). 

Il colpevole quindi della rinofaringite è come detto un virus. Oggi conosciamo ahimè tutti molto bene la via di trasmissione di queste bestioline che passano da una persona all’altra tramite le goccioline di saliva o le secrezioni nasali. I gesti barriera e le misure igieniche che applichiamo da un anno funzionano anche per il raffreddore e l’angina (per questa ragione quest’inverno i bambini si sono ammalati molto meno del solito).

La rinofaringite è una problematica assolutamente benigna ma appunto molto molto contagiosa quindi frequente, non è raro che un bimbo (soprattutto durante i primi anni della sua vita in comunità) si ammali di raffreddore anche 8-10 volte in un anno. 
Ho sottolineato che si tratta di infezione anodina, per i neonati però può essere particolarmente fastidiosa perché durante le prime settimane di vita respirano quasi solo dal naso. In caso di ostruzione per loro è difficile respirare e alimentarsi. Se il vostro piccolo ha meno di 3 mesi non esitate a mostrarlo al pediatra che valuterà come sopporta la malattia.

I bimbi che hanno più di 3 anni in rari casi possono soffrire di un’angina batterica, ciò significa che nella loro gola invece di un virus si è accomodato un battere chiamato Streptococco, spesso in questo caso hanno la gola molto arrossata con le tonsille tumefatte e ricoperte da placche bianche, se toccate il collo sentite i linfonodi che si sono gonfiati. In questo caso il pediatra effettuerà uno striscio in gola per confermare la diagnosi e potrà prescrivervi degli antibiotici. In tutti gli altri casi di raffreddore/angina gli antibiotici sono assolutamente inutili o addirittura dannosi, il sistema immunitario del vostro bambino combatterà il virus e lo eliminerà in qualche giorno. Nessun trattamento accorcia la durata della malattia, possiamo solo limitarne i disagi.

Come si può aiutare il piccolo?

Raffreddore

  • La cosa più importante è liberare il naso, questo aiuterà il bambino a respirare e a alimentarsi più facilmente ed eviterà anche che il raffreddore si trasformi in un'otite in un secondo tempo. Non lesinate sui lavaggi nasali con una soluzione salina, prima dei pasti ed ogni volta che sembra necessario. Per fare questo coricate il piccolo su un lato e inserite la soluzione nella narice superiore in modo da far uscire le secrezioni da quella inferiore. Se il bambino è capace fatelo soffiare frequentemente il naso (una narice alla volta per essere più efficaci), se è troppo piccolo aspirate le secrezioni con un'apposita pipetta. 
  • Non somministrate gocce nasali decongestionanti di vostra iniziativa ed in ogni caso mai per più di 5 giorni di fila perché rischiano di rovinare la mucosa nasale.

Febbre

  • In caso di dolori o temperatura superiore a 38,5° date del paracetamolo.

Tosse

  • La tosse è un meccanismo naturale di difesa, permette alle mucosità polmonari di mobilizzarsi evitando che si infettino ulteriormente. La tosse però quando è importante può disturbare il sonno del bimbo, in questo caso, dopo l’anno di età, potete dare al bambino un cucchiaino di miele, è un antitossivo naturale provato. Praticamente nessuno sciroppo contro la tosse è validato prima dei due anni, se la tosse è molto invalidante parlatene con il vostro pediatra. 
  • L’aria secca aumenta l’irritazione delle mucose, usate un umidificatore per avere un tasso di umidità in camera di 45-55%.

Mal di gola

  • Date al bimbo dei cibi freschi e morbidi, anche un pochino più dolci del solito va bene (puré di frutta non acida, budini…), se non vuole mangiare non insistete ma stimolatelo a bere, piccole quantità frequentemente. 
  • In caso di forte disagio alla deglutizione una dose di paracetamolo dato 30-45 minuti prima del pasto può alleviare i sintomi.

Quando devo portare il bambino dal pediatra?

  • Come sempre se il suo stato vi preoccupa per qualsiasi ragione
  • Se ha meno di 3 mesi, soprattutto se ha anche della febbre
  • Se ha delle difficoltà respiratorie che persistono dopo aver liberato il naso
  • Se ha male all’orecchio o febbre da più di 3 giorni
  • Se il mal di gola gli impedisce di bere correttamente o di aprire completamente la bocca oppure se è accompagnato da un torcicollo 

Il bambino può andare a scuola?
Se la rinofaringite è senza febbre sì, può frequentare le strutture di accoglienza se le sue condizioni generali lo permettono. In caso di angina batterica (quindi con il tampone per lo Streptococco positivo) invece deve evitare la scuola e le attività in gruppo per i primi due giorni di trattamento antibiotico.
 

I nostri relatori

Clinica Sant'Anna

Dr. med. Cristina Delcò Volonté

Specializzazione
Neonatologia, Pediatria