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Sole, caldo e bimbi

È arrivato il gran caldo, il tuo bambino ha passato la giornata all’aria aperta correndo su e giù per i prati e tuffandosi in piscina, era così occupato che si è dimenticato di bere, anche tenere il cappellino in testa non era una priorità. Ora però ti preoccupa: ha il viso arrossato e sembra molto stanco e apatico, si lamenta di mal di testa ed ha anche vomitato”.

Di cosa si tratta? Quali sono i rischi della canicola?
I principali rischi delle alte temperature sono due: l’insolazione (chiamata anche stress da calore, ipertermia o colpo di calore) e la disidratazione. Vediamoli più in dettaglio.
Quando fa molto caldo la temperatura del nostro corpo cerca di mantenersi normale tramite la sudorazione: il sudore evaporando rinfresca il corpo. La traspirazione è dunque il meccanismo che permette di diminuire la temperatura corporea; il rovescio della medaglia è però che così facendo si perdono preziosi liquidi e sali minerali che devono essere compensati bevendo. Se beviamo meno di quello che perdiamo ci possiamo rapidamente ritrovare disidratati (quindi in carenza idrica). I bambini sono particolarmente a rischio perché non sanno anticipare (quindi bere prima di sentire la sete), ci dobbiamo pensare noi. La disidratazione può essere minima o arrivare a essere severa, soprattutto se la sudorazione è associata ad altre perdite idriche come diarrea o vomito (situazione che rende l’assunzione di acqua ancora più difficile). I sintomi sono quindi anch’essi variabili e dipendono dall’età del bambino: possiamo trovare un bimbo irritabile o con un comportamento inabituale, pallido magari con le occhiaie e che ha molta sete, un neonato apatico che respira più rapidamente e che bagna meno i pannolini fino al piccolo che fatichiamo a svegliare. 

La seconda complicanza della canicola è il colpo di calore: questo succede quando i meccanismi naturali che ci proteggono sono sorpassati, per esempio quando il caldo è estremo e/o prolungato oppure quando le famose ghiandole sudoripare non funzionano sufficientemente (perché immature, per esempio nei più piccoli). In questo caso il bimbo svilupperà un’ipertermia (quindi una temperatura superiore a 37°) accompagnata da svariati sintomi come pallore o viso molto rosso, grande stanchezza e apatia, agitazione e irritabilità, sete importante, vomito. Queste due condizioni possono anche sovrapporsi e rendere la situazione ancora più critica.
 

Come evitare queste pericolose condizioni?
Prima di tutto vorrei ricordare a tutti i genitori che passare il tempo all’aria aperta (e anche al sole) è estremamente benefico per i nostri bambini sotto tantissimi aspetti, dobbiamo semplicemente usare qualche accorgimento per evitare spiacevoli problemi. Dimenticavo: questi consigli sono utili per tutta la famiglia e specialmente importanti per i piccoli e … i nonni.

In casa

  • chiudete le imposte e le finestre durante la giornata e aprite per arieggiare e rinfrescare la sera quando la temperatura è calata
  • se avete un climatizzatore programmatelo a 5° in meno della temperatura ambiente, rinfrescate le stanze e state lì nelle ore più calde
  • usate il meno possibile le apparecchiature elettriche (producono calore)
  • lasciate i piccoli in pannolino o completamente nudi

All’esterno

  • di regola un lattante di meno di un anno non va esposto al sole diretto. Per tutti gli altri non esponeteli al sole diretto tra le 12h e le 16h, se la canicola è intensa non lasciateli giocare all’esterno durante queste ore. Uscite a passeggio con i più piccoli nelle ore più fresche della giornata
  • equipaggiateli con vestiti leggeri in cotone, cappellino e occhiali da sole
  • le creme solari vanno applicate su tutte le parti esposte (da rinnovare regolarmente, anche quelle “waterproof”). Attenzione però perché i neonati e i lattanti hanno la pelle molto “permeabile” e tutto quello che si applica rischia di penetrare, per loro le creme solari vanno quindi applicate con parsimonia, la precauzione migliore è evitare il sole diretto e proteggerli con vestiti anti uv. 
  • se uscite a passeggiare con un neonato/lattante non mettete mai teli davanti all’apertura della culla, questi impediscono la circolazione dell’aria e trasformano l’interno in un forno. Se volete fare ombra equipaggiate la culla di un ombrellino, se non l’avete piuttosto non mettete nulla. 

E inoltre:

  • potete rinfrescare il vostro bambino con bagni o docce con l’acqua più fresca di 1-2° della temperatura ambiente, sempre sotto sorveglianza diretta
  • fate bere acqua fresca al piccolo frequentemente anche se non sembra avere sete (anche la notte se si sveglia). Se è allattato al seno proponete il seno più spesso e non dimenticatevi di idratarvi in modo più importante anche voi mamme.  Anche l’alimentazione deve essere adattata nei periodi di canicola, pasti e spuntini leggeri e freschi con frutta e verdura ricche di acqua
  • non lasciate mai il vostro bambino in un luogo surriscaldato come l’automobile (una tenda da campeggio o una stanza particolarmente calda), nemmeno per due minuti: in queste situazioni la sua temperatura può salire molto rapidamente e metterli in pericolo. Se vedete un bambino solo in macchina cercate rapidamente aiuto. 

Cosa fare se ho l’impressione che il mio bambino è disidratato o ha preso un’insolazione? Quando andare dal pediatra?
La prima cosa da fare è ridurre la sua temperatura: mettetelo all’ombra o all’interno al fresco, spogliatelo e rinfrescatelo con acqua. Idratatelo con piccole quantità di acqua se le sue condizioni lo permettono. Se il suo stato vi preoccupa o non migliora rapidamente consultate un pediatra che valuterà se sono necessarie altre misure per aiutarlo come idratarlo per via endovenosa per esempio. 

Da parte mia ora non resta che fare a tutte le famiglie un augurio speciale per una bellissima e serena estate!
 

I nostri relatori

Clinica Sant'Anna

Dr. med. Cristina Delcò Volonté

Specializzazione
Neonatologia, Pediatria